Il prezzo fisso e il prezzo indicizzato dell’energia

Uno dei principali dilemmi del consumatore oggi è legato alla scelta tra il prezzo fisso e il prezzo indicizzato dell’energia. Sia per le bollette della luce che per quelle del gas. Per operare una scelta intelligente consigliamo 3 cose da sapere sui prezzi fissi e variabili.

Le 3 cose da sapere sui prezzi fissi e variabili

  • Prezzo fisso: questo significa che vengono fissati sia un prezzo che un orizzonte temporale di validità
  • Indicizzazione: il cliente conosce solo l’indice della materia prima e quanto spread viene aggiunto all’indice di mercato
  • Confronta le offerte luce e gas più convenienti e scegli la più adatta, con la guida di un consulente esperto in materia

Vuoi delegare per sempre la gestione delle tue tariffe e non avere spiacevoli soprese in bolletta?

Ricevi la tua consulenza gratuita grazie al servizio costoamico.it e delega per sempre in modo gratuito la gestione dei tuoi costi fissi come luce, gas, telefonia e tanto altro.

Clicca sul bottone qui sotto e mettiti in contatto con un consulente dedicato che analizzerà la tua situazione e le tue esigenze, e non dovrai mai più preoccuparti di venditori telefonici!

Indice

La componente energia di una fornitura di gas o di energia elettrica rappresenta l’unico elemento variabile su cui gli operatori attivi sul mercato (mercato libero) possono agire per modificare la propria offerta commerciale.

Le altre componenti sono invece definite dall’Autorità (i costi di trasporto, gli oneri di sistema) oppure sono imposte e sono uguali per tutti i consumatori.

Esistono solo due tipi di meccanismo di determinazione del prezzo per le bollette luce e gas: il meccanismo del prezzo fisso e quello dell’indicizzazione.

Prezzo fisso: cos’è?

Il primo tipo di meccanismo di determinazione del prezzo è quello del prezzo fisso: l’operatore definisce un prezzo certo e un orizzonte temporale di validità della tariffa, solitamente dodici mesi (ma non necessariamente dodici).

Ciò significa che per la durata stabilita il cliente conoscerà esattamente il prezzo della componente energia e l’ammontare economico dovuto all’operatore dipenderà solamente dalla quantità di energia consumata. In questo caso, il cliente finale sarà tutelato da eventuali sorprese o repentini aumenti del mercato.

Allo scadere del periodo, l’operatore farà una nuova offerta commerciale al cliente, che potrà scegliere se accettarla o cambiare operatore.

In concomitanza con eventi unici come terremoti, alluvioni, catastrofi naturali, guerre ed alti, gli operatori potrebbero aver diritto ad interrompere il contratto in maniera non consensuale, comunicandolo repentinamente al cliente finale tramite mail o posta raccomandata. In questi casi il cliente potrà scegliere se accettare le nuove condizioni proposte dall’operatore oppure cambiare operatore.

Prezzo Indicizzato: cosa significa?

Il secondo tipo di meccanismo di determinazione del prezzo è quello dell’indicizzazione, da cui deriva il nome di prezzo indicizzato dell’energia. In questo caso, il prezzo della materia prima è legato a un indice, che varia in funzione dei prezzi di qualcosa (generalmente, i prezzi all’ingrosso dell’energia).

Il cliente conosce in anticipo solo a quale indice l’operatore farà riferimento per stabilire il prezzo finale, ma non può conoscere l’esatto ammontare della cifra fino al momento della fornitura.
La tariffa praticata dall’Autorità per l’energia si basa su un meccanismo di indicizzazione, aggiornato periodicamente, che fa riferimento a un indice composto da una serie di elementi (nel caso del gas, soprattutto i prezzi dei contratti di importazione e i prezzi sul mercato a termine; nel caso dell’elettricità, i prezzi di gas e petrolio).

Gli operatori attivi sul mercato libero che offrono prezzi indicizzati possono utilizzare come indice il prezzo praticato dall’Autorità, magari proponendo uno sconto (per esempio, il prezzo praticato dall’Autorità, scontato del 5%).
Gli operatori possono anche proporre formule di indicizzazione proprie, includendo nell’indice tutti gli elementi che ritengono utili. In questo caso, però, hanno l’obbligo di descrivere sinteticamente e chiaramente il meccanismo di indicizzazione, il prezzo massimo raggiunto nell’ultimo anno e il periodo in cui questo prezzo massimo è stato raggiunto.

Prezzo fisso o indicizzato?

Nel complesso, la differenza tra il prezzo fisso e quello indicizzato dipende dalla propensione al rischio dei clienti, un po’ come nel caso di chi investe. Il cliente può scegliere se accettare di pagare un prezzo potenzialmente più alto, ma garantito e senza sorprese, oppure se correre il rischio di pagare un po’ di più, avendo però anche l’occasione di risparmiare se il prezzo dell’energia scende.

Per scegliere la tariffa migliore per te, è necessario conoscere attentamente la tua attuale tariffa e l’andamento del mercato. In caso di necessità puoi farti aiutare da un esperto del team costoamico.it e ricevere la tua assistenza gratuita!

Lascia un commento