L’UE potrebbe mettere un tetto ai prezzi luce e gas

Bollette energia: Ue pronta ad introdurre un tetto ai prezzi di luce e gas

L’aumento delle temperature e l’arrivo dell’estate permette ai cittadini di tirare un attimo il fiato, poiché i rincari del gas incidono meno da quando gli impianti di riscaldamento sono stati spenti. Tuttavia, la situazione in vista del prossimo autunno ed inverno richiede misure eccezionali, proprio per questo motivo l’UE valuta il tetto per il prezzo di luce e gas.

Che significa inserire un tetto al prezzo del gas

Al termine di un lungo Consiglio europeo tenutosi a Bruxelles, la richiesta di fissare un tetto al prezzo del gas avanzata dal Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e da Roberto Cingolani, Ministro della transizione ecologica, è stata accolta, dopo un rifiuto iniziale.

La Commissione sta ora studiando come rendere possibile il Price Cap, ossia una regolamentazione dei prezzi che abbia come obiettivo quello di mettere un vero e proprio limite all’aumento delle tariffe luce e gas.

La richiesta è nata in quanto è stato appurato che il costo del metano è notevolmente maggiore rispetto al valore di mercato effettivo.

Il ruolo dell’Italia in questo scenario

In un primo momento, Draghi è stato l’unico rappresentante nazionale a richiedere un Price Cap, successivamente la Francia e la Spagna si sono accodate e anche la Germania sembra aprirsi a questa iniziativa.

Tuttavia, il problema degli aumenti non riguarda solo il gas ma anche l’energia elettrica.

Infatti, l’esecutivo deve procedere in maniera rapida per ottimizzare il funzionamento del mercato dell’elettricità in Europa per essere in grado di resistere alla variazione dei prezzi.

Il primo esperimento in Spagna

Per capire cosa significa nello specifico per i cittadini, possiamo esaminare la situazione spagnola, dove il tetto dell’energia è una realtà da alcune settimane e non è possibile vendere il gas a un costo superiore a 40 euro per megawattora.

Il risparmio in bolletta stimato è di circa il 40%, ma nella realtà è inferiore, in quanto vanno considerati i costi di compensazione per i produttori, il risparmio effettivo dovrebbe quindi aggirarsi intorno al 20 o 30%.

In Italia la situazione potrebbe variare poiché la maggior parte dell’elettricità arriva da fonti differenti rispetto al gas, tuttavia il tetto al prezzo del gas potrebbe aiutare ad alleggerire le bollette anche nel Bel Paese.

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